Notule
(A cura
di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)
NOTE
E NOTIZIE - Anno XIV – 19 novembre 2016.
Testi pubblicati sul sito
www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind
& Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a
fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta
settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in
corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di
studio dei soci componenti lo staff dei
recensori della Commissione Scientifica
della Società.
[Tipologia del testo: BREVI
INFORMAZIONI]
Lo studio genetico di 36 pazienti bipolari provenienti da famiglie affette ha evidenziato sorprendenti esiti. Goes del Dipartimento di Psichiatria e Scienze del Comportamento della Johns Hopkins School of Medicine di Baltimore (Maryland) e colleghi provenienti da 13 diversi istituti scientifici hanno eseguito il sequenziamento dell’esoma (l’insieme degli esoni del DNA) di 36 pazienti di disturbo bipolare (BD) provenienti da 8 famiglie con membri affetti, ed hanno testato rare varianti segreganti in 3 campioni indipendenti caso/controllo di 3541 casi BD e 4774 controlli.
I ricercatori hanno trovato 84 varianti rare (frequenza < 1%) e dannose secondo la previsione bioinformatica. Queste varianti sono state trovate in 82 geni provenienti da insiemi di geni identificati de novo in precedenti studi sull’autismo, sulla schizofrenia e su bersagli della via della proteina associata al ritardo mentale nella sindrome dell’X fragile (FMRP). Gli esiti di questo studio sono coerenti con la presenza di una prevalente eterogeneità di locus e allelica nel BD e suggeriscono che saranno necessari campioni di grandissime dimensioni per identificare in maniera definitiva le varianti rare o i geni che conferiscono uno specifico rischio per questo disturbo. Le significative associazioni con le varianti de novo identificate per autismo e schizofrenia, così come i geni legati alla FMRP forniscono supporto alla parziale sovrapposizione del rischio genetico per questi tre diversi spettri patologici. [Goes F. S., et al. JAMA Psychiatry 73 (6): 590-7, 2016].
In che modo un danno al lobo temporale
mediale (MLT) altera in pratica la capacità di ricordare. In una
passeggiata sperimentale di pazienti con lesione MLT e soggetti sani di
controllo, si verificavano 11 eventi programmati dei quali i pazienti
ricordavano minori dettagli dei sani. I dettagli dimenticati facevano
riferimento a particolari luoghi del percorso o fatti accaduti. La ridotta
capacità di ricordare influiva ugualmente su contenuti spaziali e non spaziali,
ma il difetto mnemonico più grande riguardava la capacità di ricordare la
sequenza temporale degli eventi. [Cfr. Adam J. O. Dede et al., PNAS USA - AOP
Contributed by Larry R. Squire, October 13, 2016].
La comunicazione vocale spontanea delle scimmie: significato, struttura, storia ed evoluzione. L’analisi della comunicazione vocale delle scimmie ha rivelato semplici e costanti regole morfologiche e sintattiche che hanno portato i ricercatori allo sviluppo di una semantica dei primati. Tale semantica è studiata in rapporto al significato letterale dei richiami delle scimmie, ai meccanismi aggiuntivi dell’apprendimento pragmatico e al contesto ambientale. Recenti studi comparativi fra le diverse specie hanno supportato questo approccio e in alcuni casi hanno aiutato a ricostruire l’evoluzione della comunicazione fra scimmie nel corso di milioni di anni di evoluzione. [Trends in Cognitive Sciences – AOP Nov 8, doi: 10.1016/j.tics.2016.10.004, 2016].
Primo studio nell’uomo delle reali
influenze metaboliche degli ormoni sessuali. Molte nozioni sulle influenze
metaboliche degli ormoni sessuali derivano da studi animali o sono dedotte da
conoscenze fisiologiche di base. Le analisi metabolomiche
di studi epidemiologici hanno rilevato un forte dimorfismo sessuale per molti
metaboliti. Auer e colleghi hanno potuto verificare questi dati grazie allo
studio di un trattamento crociato con ormoni sessuali in persone transgender (due gruppi:
maschio/femmina, femmina/maschio) per 12 mesi, con l’analisi di 186 metaboliti.
La massima parte delle molecole indagate non ha fatto registrare variazioni,
pertanto è lecito supporre che molte differenze fra i sessi nei metaboliti,
riportate in numerosi lavori, non siano da attribuire all’azione diretta degli
ormoni sessuali ma ad altri fattori specifici di ciascun sesso. [Cfr. Auer M. K. et al. Sci Rep. AOP Nov 11;
6:37005, doi: 10.1038/srep37005, 2016].
In quali nazioni al mondo si dorme di più e in quali si dorme di meno? Il primo posto per il tempo dedicato al sonno spetta agli olandesi, mentre l’ultimo agli abitanti di Singapore. Ai primi posti per il tempo medio trascorso quotidianamente al letto abbiamo, nell’ordine: Australia, Nuova Zelanda, Belgio, Stati Uniti, Canada e Danimarca. In questa speciale classifica l’Italia è al diciottesimo posto con Brasile e Cina, rispettivamente al 15° e al 16°, poco sopra di noi; più tempo a letto si rimane in Francia, decima, e Germania, undicesima. I dati provengono da uno studio dell’Università del Michigan, condotto su 8000 persone di 128 paesi del mondo, nel quale si è anche rilevato che le donne fanno pisolini o pause di sonno durante il giorno mediamente 30 minuti più degli uomini, e che gli uomini di mezza età sono nel mondo quelli che dormono meno. [Cfr. Sci. Am. Mind 27 (5): 9, 2016].
Il legame fra sessualità contro natura e disturbi psichici, da sempre noto in psichiatria, ha trovato conferme in uno studio cinese su un vasto campione. La proibizione di parlare o scrivere di questo legame da parte delle organizzazioni politiche di persone omosessuali ha nascosto alla consapevolezza pubblica questa nozione, che la pratica psichiatrica ha continuato a rilevare in tutto il mondo. Uno studio condotto in Cina su 807 uomini che avevano avuto rapporti sessuali con altri uomini (MSM) ha rivelato che in questo campione la frequenza di ideazione legata al suicidio era circa 3 volte superiore a quella dei maschi della popolazione generale, la pianificazione del suicidio 5.8 volte maggiore, così come i tentativi di suicidio rispetto al maschio adulto cinese medio. Gli MSM del campione affetti da disturbi psichiatrici, in ogni categoria di disturbo, hanno fatto rilevare una probabilità 4-7 volte maggiore di tentare il suicidio rispetto a membri del campione non affetti, rivelando la comorbidità fra disturbi mentali e tendenza al suicidio quale fattore di differenza con gli uomini eterosessuali che ritengono inaccettabili i contatti omosessuali.
L’insieme dei dati emersi dallo studio ha rilevato che gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini presentano un rilevante aumento del rischio di malattia mentale e di comportamenti tendenti al suicidio, e che la comorbidità fra questi due fattori potrebbe spiegare un tasso di suicidi e di tentativi di suicidio molto più elevato di quello della popolazione media. [BMC Psychiatry – 16: 117 doi: 10.1186/s.12888-016-0830-9, 2016].
La Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia, affiliata alla International Society of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze, Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come organizzazione scientifica e culturale non-profit.